Studio oculistico carbonara
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Le patologie
Principali disturbi oculari
Quali sono le patologie oculari? In questa sezione abbiamo raccolto i principali disturbi oculari che possiamo prevenire e curare.
Prenota una visitaI soggetti che soffrono di miopia vedono le immagini lontane come sfuocate a causa della lunghezza maggiore del bulbo oculare. Allo stesso tempo, hanno una visione nitida degli oggetti vicini.
La miopia, solitamente, inizia a svilupparsi tra gli 8 e 9 anni; nelle figure femminili è possibile che continui ad evolversi fino ai 18-19 anni, mentre in quelle maschili fino ai 20-21 anni. È anche possibile che si manifestino delle lievi variazioni di 0,5-1 di diottria anche in età più avanzata, senza una regola fissa e prevedibile.

L’ipermetropia è il difetto contrario alla miopia, caratterizzato da un occhio più corto del normale, che determina una maggiore difficoltà soprattutto nella messa a fuoco degli oggetti da vicino.
Per bassi livelli di ipermetropia, il nostro occhio ha la capacità di correggerne i difetti grazie al meccanismo dell’accomodazione, ossia il mettere a fuoco da vicino mediante la modifica della forma del cristallino.
Al contrario della miopia e ipermetropia, che sono difetti visivi dipendenti dalla lunghezza assiale, l’astigmatismo è causato da una differenza tra i due diametri principali della cornea superiore a mezza diottria. Di conseguenza, una persona astigmatica soffre di una visione sfuocata sia da vicino che da lontano.
La presbiopia è un disturbo della vista caratterizzato dalla perdita graduale, progressiva e irreversibile, della capacità di mettere a fuoco da vicino. Si tratta di una condizione fisiologica legata all’avanzare dell’età. Infatti, dopo i 40 anni il nostro cristallino, la lente naturale che si trova all’interno dell’occhio, perde progressivamente la capacità di mettere a fuoco gli oggetti alle differenti distanze ossia si verifica una diminuzione della capacità accomodativa.

È un’infezione della membrana mucosa e trasparente che si trova nella parte anteriore dell’occhio, detta congiuntiva. È una patologia molto frequente e può essere acuta o cronica, causata da infezioni, irritazioni o allergie.
I sintomi più caratteristici sono l’arrossamento degli occhi, bruciore, prurito, fotofobia, aumento della lacrimazione, gonfiore alle palpebre e sensazione di presenza di un corpo esterno all’interno dell’occhio. Nel caso in cui si trattasse di congiuntivite infettiva, si presentano anche delle secrezioni.

Viene anche detta visione doppia proprio perché si percepisce simultaneamente la visione di due immagini relative ad un unico oggetto. Viene classificata in transitoria, costante o intermittente. Può avere diverse cause, più o meno gravi.

La degenerazione maculare legata all’età è malattia provocata dall’invecchiamento della zona profonda dell’occhio deputata all’elaborazione della visione centrale. Per tale ragione è la causa più diffusa di grave perdita della visione centrale negli over 65.

La retinopatia diabetica è una grave complicanza del diabete: colpisce la retina e, in età lavorativa, è la prima causa d’ipovisione e cecità nei Paesi sviluppati. Si calcola che venga diagnosticata una retinopatia a circa un terzo dei diabetici.
La causa principale della retinopatia diabetica è la presenza di un diabete mal controllato che, nel tempo, porta allo sviluppo di alterazioni dei piccoli vasi sanguigni, fino a creare dei veri e propri sfiancamenti (detti microaneurismi) e la trasudazione della parte liquida del sangue in prossimità della regione maculare – il centro della retina – che, a sua volta, può provocare la maculopatia diabetica (èdema maculare).
La malattia progredisce lentamente, provocando danni prima reversibili (curabili), che diventano purtroppo progressivamente irreversibili.

La cataratta consiste nell’opacizzazione del cristallino naturale all’interno dell’occhio causato dall’accumulo progressivo delle proteine che avviene con il passare del tempo.
Dopo i 50 anni il cristallino assume gradualmente un colore giallastro, che aumenta con il trascorrere degli anni, sino a trasformarsi in una vera e propria opacizzazione.
Questa opacizzazione porta inevitabilmente i consueti difetti tipici di un paziente con cataratta come ad esempio: visione annebbiata e sfuocata, problemi di visione notturna, fotosensibilità e abbagliamento, percezioni di aloni intorno alle luci, percezione di colori sbiaditi e ingialliti, ecc.

Il glaucoma è una malattia dell’occhio che consiste in un danno cronico e progressivo del nervo ottico causato generalmente da un aumento della pressione intraoculare. Secondo la World Health Organization è considerata la seconda causa di cecità a livello mondiale. Inoltre, per l’aumento dell’età media della popolazione, la prevalenza del glaucoma è in costante crescita.
La malattia ha un andamento molto subdolo, poiché nelle fasi iniziali non dà alcuna sintomatologia ed è solamente l’oculista a potersene accorgere. È solamente nelle fasi finali della malattia, quando ormai il nervo ottico è irrimediabilmente compromesso, che il paziente si rende conto di avere perso enormi porzioni di vista con una grande amputazione del campo visivo. Proprio per questo motivo, nei paesi anglosassoni il glaucoma viene definito come “il ladro silenzioso della vista”.

La neurite ottica consiste nell’infiammazione del nervo ottico. Questa condizione, che può comportare la perdita parziale o completa della vista, è generalmente causata da infezioni, patologie autoimmuni o danni al nervo ottico (da compressione, tumore o ischemia).
L’esordio della neurite ottica è caratterizzato tipicamente da una triade di segni clinici: riduzione dell’acuità visiva, dolore oculare ed alterata percezione dei colori. Nella maggior parte dei casi, l’infiammazione è unilaterale, anche se entrambi gli occhi possono essere coinvolti contemporaneamente.

Diagnostica all'Avanguardia
Le terapie
Trattamenti professionali
Presso lo Studio Oculistico Carbonara si possono effettuare trattamenti riguardanti le patologie e difetti dell’occhio. Grazie al costante aggiornamento, all’elevata preparazione e alla serietà professionale, possiamo garantire efficienza e competenza.
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Cataratta
Intervento di Cataratta
L'intervento di cataratta serve per ripristinare la visione chiara nei pazienti in cui il cristallino è andato incontro ad opacizzazione. Grazie a questo intervento, infatti, il cristallino opacizzato viene rimosso e sostituito con una lente artificiale che consente al paziente di ripristinare le condizioni visive precedenti l'insorgenza della cataratta. Grazie alle nuove tecnologie, inoltre, nell'ambito dell'intervento di cataratta è altresì possibile risolvere altri disturbi visivi, come ad esempio la presbiopia, la miopia, l'astigmatismo, ecc. Ciò è possibile grazie agli enormi passi avanti fatti dalla ricerca nel campo delle IOL (lenti intraoculari). Attualmente, infatti, sono disponibili lenti intraoculari di diverso tipo, utilizzabili per trattare i più svariati disturbi della vista e che possono essere posizionate al posto del cristallino opacizzato nel corso dell’intervento.
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Maculopatia
Iniezioni Intravitreali
Molte maculopatie, le malattie che colpiscono la parte centrale della retina, possono essere curate mediante iniezioni intravitreali per maculopatia. Queste iniezioni sono delle piccole punture con cui i farmaci, in piccolissime quantità, possono essere somministrati nell’occhio del paziente. Si chiamano intravitreali perché il farmaco viene iniettato direttamente nel corpo vitreo, il gel che riempie l’occhio. Le iniezioni più utilizzate e conosciute sono quelle di farmaci anti-VEGF. La VEGF è la molecola responsabile della crescita di vasi sanguigni dentro e sotto la retina, che causano la maculopatia e in particolare la degenerazione maculare di tipo umido. L’iniezione intravitreale viene eseguita in regime ambulatoriale, in ambiente sterile e dura pochi minuti. E’ praticamente indolore, il paziente infatti avverte solo la sensazione di un piccolo pizzicotto.
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Miopia, astigmatismo, presbiopia e ipermetropia
Chirurgia refrattiva
La chirurgia refrattiva è un intervento ambulatoriale che serve a correggere difetti della vista come la miopia, l’astigmatismo, la presbiopia e l’ipermetropia. Viene eseguito con laser Lasik, Lasek o PRK in anestesia locale. Durante l’intervento non si sente alcun dolore e le complicanze sono praticamente nulle. Nella maggior parte dei casi, grazie alla chirurgia refrattiva si ha la possibilità di recuperare la vista al 100% e si può dire addio a occhiali e lenti a contatto. La chirurgia refrattiva è indicata per tutti coloro che vogliono liberarsi dalla dipendenza da occhiali o lenti a contatto. Il difetto refrattivo della miopia, può essere particolarmente fastidioso quando si fa sport, quando si va al mare o nelle occasioni sociali. Le lenti a contatto risolvono il problema parzialmente perché riducono la naturale idratazione oculare e se indossate per parecchie ore di seguito lasciano gli occhi stanchi e arrossati. L’intervento laser miopia contribuisce a migliorare la salute e il benessere degli occhi e migliora lo stile di vita.
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Miopia
Lenti Intraoculari ICL
Le lenti impiantante chirurgicamente, chiamate anche ICL, sono una nuova opzione per le persone che cercano una correzione permanente ai disturbi visivi più comuni come la miopia. Questi impianti, che somigliano a lenti a contatto, sono posizionate tra la superficie chiara che ricopre l’occhio (cornea) e l’iride (la parte colorata dell’occhio) o appena dietro l’iride. Le lenti impiantabili sono un’alternativa chirurgica alla chirurgia refrattiva mediante laser eccimeri. Entrambe le procedure deviano i raggi di luce facendo in modo che entrino nell’occhio più nitidi. La LASIK o PRK arriva a questo risultato rimuovendo del tessuto dalla cornea cambiando la sua forma, mentre le ICL funzionano come gli occhiali o le lenti a contatto, ma lo fanno da dentro l’occhio e con l’immenso vantaggio di non richiedere la rimozione di tessuto, pertanto questo intervento risulta reversibile, al contrario dell’intervento laser.
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Pterigio
Pterigectomia
Lo pterigio è un’affezione che colpisce l’apparato visivo e causa la crescita anomala, sulla cornea, di tessuto congiuntivale. Il disturbo, che affligge in modo particolare gli individui che hanno superato i cinquant’anni d’età, non è soggetto a regressione spontanea e può colpire uno o entrambi gli occhi. Il tessuto neoformato invade, progressivamente, la cornea con conseguente compromissione della vista. Lo pterigio si forma, essenzialmente, a seguito dell’esposizione prolungata ad agenti atmosferici quali sole e vento (i soggetti maggiormente colpiti sono, difatti, marinai, alpinisti e contadini). La pterigectomia, generalmente effettuata in sede ambulatoriale, è una procedura che viene eseguita in anestesia locale. L’intervento, che comporta la completa rimozione dello pterigio, può richiedere inoltre l’autotrapianto di congiuntiva e in alcuni casi è necessario apporre alcuni punti di sutura (in alternativa si usa la colla biologica di fibrina).
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Calazio
Intervento chirurgico
Il Calazio è una piccola neoformazione caratterizzata dall’infiammazione delle ghiandole di Meibomio, che si trovano all’interno delle palpebre e contribuiscono, col loro secreto, alla formazione delle lacrime. Il calazio di solito si presenta come una piccola pallina o punta bianca localizzata sulla palpebra, ben visibile ad occhio nudo oppure percepibile al tatto. L’intervento chirurgico si effettua attraverso un’incisione del tessuto palpebrale, seguita da asportazione e pulizia della ghiandola infiammata. In genere per evitare cicatrici si interviene dalla parte interna della palpebra, in alcuni casi si procede dall’esterno applicando poi dei punti di sutura.
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Cataratta
Capsulotomia Yag Laser
La cataratta secondaria è un motivo di peggioramento visivo molto comune e può verificarsi sia dopo alcuni mesi dall’intervento che dopo molti anni. È provocata da una reazione cellulare alla presenza del cristallino artificiale posizionato per correggere il disturbo originario. Durante l'operazione per la cataratta, il chirurgo rimuove il cristallino naturale dell'occhio, divenuto opaco, e lo sostituisce con una lente intraoculare (IOL) artificiale. La sottile membrana intorno al cristallino naturale (chiamata capsula del cristallino) deve rimanere intatta durante l'intervento chirurgico e la IOL di solito viene impiantata nel suo interno. Ma a volte col passare del tempo, la parte posteriore della capsula può diventare opaca, causando la cosiddetta cataratta secondaria. Per rimediare a ciò è necessaria una "pulizia" del cristallino artificiale mediante lo YAG laser, questo trattamento è molto efficace ed in genere il paziente torna a vedere esattamente come prima. Il trattamento è molto rapido e dura pochi minuti. Una volta pulito il cristallino con lo YAG laser per la cataratta secondaria, non è più necessario ripeterlo negli anni successivi, basta un solo trattamento.
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Glaucoma
Trabeculectomia
La trabeculectomia è un intervento chirurgico il cui scopo è quello di arrestare il progredire dei danni oculari provocati dal glaucoma, correlati a una pressione oculare elevata. Viene eseguito solitamente in anestesia locale, e prevede l’asportazione di una piccola porzione profonda di tessuto oculare esterno (limbus corneo-sclerale contenente il trabecolato e il canale di Schlemm) creando una sorta di “sportellino” da cui far defluire l’umor acqueo. In pratica, si forma una bozza congiuntivale, più o meno rilevata, detta bozza filtrante, che costituisce una via di deflusso alternativa del liquido all’interno dell’occhio (umore acqueo), consentendo un abbassamento della pressione oculare.
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Glaucoma ad angolo chiuso
Iridectomia Yag Laser
L’iridectomia con YAG laser è l’intervento ambulatoriale necessario per la prevenzione dell’attacco acuto del glaucoma ad angolo chiuso, ovvero l’aumento repentino della pressione interna dell’occhio, che può condurre in poche ore al danneggiamento irreversibile della testa del nervo ottico (papilla ottica). Previa instillazione di collirio anestetico, si procede, per mezzo di un laser, a forare la porzione superiore dell’iride con lo scopo di mettere in comunicazione la camera posteriore dell’occhio con quella anteriore e favorire il deflusso dell’umore acqueo. Il foro eseguito con il laser è piccolissimo (circa 1,5 mm) e rimane “nascosto” dalla palpebra superiore. Questo trattamento ambulatoriale è indolore e dura pochi secondi. Dopo un paio d’ore il paziente può riprendere le sue normali attività.
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Retina
Trattamenti laser retinici
Il laser retinico (argon laser) viene usato generalmente per “bruciare” zone della retina malata. In alcuni casi, invece, viene impiegato per fissare la retina sana intorno a zone patologiche (fori o lesioni). L’obiettivo è quello di ottenere delle cicatrici che rinforzino la retina nei suoi punti più delicati. L’ARGON laser è un tipo di laser il cui fascio luminoso – generato grazie all’argon, un gas nobile – ha un’azione termica: riscaldando la zona su cui si punta lo strumento si possono curare una serie di malattie della retina (in virtù di un fenomeno chiamato “fotocoagulazione”). L’argon laser viene più frequentemente utilizzato ambulatorialmente per trattare molte patologie retiniche come ad esempio la Retinopatia diabetica, gli Edemi maculari, Rotture e le degenerazioni periferiche della retina, ecc.
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Glaucoma
Impianti di drenaggio per il glaucoma
È una procedura chirurgica per il trattamento del glaucoma che consiste nell'inserire un tubo che collega lo spazio intraoculare con un dispositivo (con o senza valvole) situato sotto la congiuntiva per drenare l'umore acqueo dall’occhio. Sono generalmente utilizzati nei glaucomi dove altri tipi di chirurgia filtrante hanno fallito, in quei casi in cui il risultato è migliore di altre tecniche chirurgiche come nel glaucoma neovascolare, o quando la condizione della congiuntiva impedisce l'uso di tecniche chirurgiche. Si esegue in anestesia locale con sedazione, in modo che il paziente sia completamente rilassato. La maggior parte del dispositivo è posto all'esterno dell'occhio sotto la congiuntiva. Un piccolo tubo viene inserito nella camera anteriore dell'occhio. Il fluido drena attraverso il tubo fino alla parte posteriore dell'impianto dove si raccoglie e viene riassorbito.
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